Bio

Mi chiamo Matteo Raciti e ho aperto gli occhi in Sicilia.

Il desiderio di costruire, scoprire e modellare i materiali è come una bolla che ha conservato invariata la passione e la voglia che mi porto ancora dentro in tutte le mie opere.

Raccontare è il mio interesse: uno stato d’animo, un’idea, una visione, un sentimento.

Dare voce attraverso i miei lavori, a quelle storie fantastiche di miti e leggende così vive nella mia terra, al mio sguardo cosí ricco di visioni barocche, alla mia vita accompagnata dal mare come orizzonte sicuro e amico sincero.

Ho conseguito la laurea magistrale in Architettura presso l’Università di Catania nel 2015, con una tesi in scenotecnica dal titolo “l’Effimero itinerante tra storia, tecnologia e innovazione”. Un lavoro molto stimolante che mi ha visto in viaggio per circa un anno alla ricerca di quelle macchine da festa accomunate dall’itineranza come esplosione passeggera e dirompente, la trasformazione di un ambiente in funzione all’oggetto, anch’esso di passaggio.


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